Dimagrire non è facile.

Partiamo da questo presupposto. E chiariamo poi che dimagrire non è sinonimo di “perdere peso”: dimagrire significa eliminare il grasso in eccesso dal proprio corpo. La domanda quindi che si pongono tutte le persone in sovrappeso è…

Ma come si fa a dimagrire?

Da almeno quarant’anni, la risposta più comune è sempre la stessa:

“Vuoi dimagrire? Vai a correre!”

Purtroppo (o per fortuna) non funziona così. Il dimagrimento va conseguito con metodo scientifico, perché per eliminare il grasso in eccesso è necessaria l’azione sinergica di tre elementi:

  • attività di tipo anaerobico;
  • attività aerobica moderata;
  • alimentazione corretta.

Se per qualsiasi motivo si esclude uno di questi tre elementi, i risultati tanto sperati non verranno raggiunti.
Con la sinergia di queste tre azioni, invece, non solo si riuscirà a conseguire un ottimo risultato in tempi relativamente brevi, ma si riuscirà inoltre ad ottenere un aumento del metabolismo e una corretta gestione di eventuali eccessi calorici futuri, e una sensazione generale di benessere prolungata nel tempo.

Scopriamo perché.

(Solo) correre non fa dimagrire

La sola attività aerobica (per esempio la corsa) non basta al fine del dimagrimento. Considerando i dati medi degli studi scientifici pubblicati, infatti, possiamo accertare che la quantità assoluta dei grassi consumati durante l’esercizio fisico aerobico a bassa intensità è scarsa: nell’ordine dei 0,5 grammi al minuto.
Questo, oltretutto, scegliendo l’intensità ottimale di lavoro, che è puramente soggettiva.
Quindi scegliendo un’intensità di lavoro ottimale e una frequenza cardiaca adatta ci vorranno più di 33 ore di attività aerobica per consumare un solo chilogrammo di grasso, verosimilmente intese come oltre due mesi di esercizi quotidiani, al ritmo di 15 grammi di grasso per 30 minuti di esercizio aerobico.

E se corriamo più intensamente cosa succede?

Succede che il nostro corpo, chiamato a mettere in gioco più energia, è costretto a “prelevarla” dagli zuccheri o addirittura da altre fonti energetiche; quindi, con bassissimo consumo di grasso.
C’è da aggiungere anche che la maggior quantità dei grassi ossidati (cioè consumati) durante l’attività aerobica, vengono prelevati dai grassi immagazzinati all’interno del muscolo; solo una piccolissima parte viene prelevata dal grasso sottocutaneo (tipico grasso antiestetico presente nelle donne) o dal grasso viscerale (antiestetico e seriamente pericoloso per la salute cardiovascolare; affligge tipicamente gli uomini).
Inoltre è necessario sapere che l’attività aerobica crea un innalzamento solamente temporaneo del metabolismo, ma non duraturo; cosa che invece avviene con l’attività fisica di tipo anaerobico.

Perché, allora, la corsa rimane comunque fondamentale nel dimagrimento?

Perché per migliorare l’ossidazione dei grassi, ossia il loro consumo, è necessaria la produzione di alcuni enzimi importanti a livello mitocondriale, quindi all’interno delle cellule. Di questi enzimi viene stimolata la produzione proprio durante l’attività di tipo aerobico.

A cosa ci serve allora l’esercizio anaerobico?

Oltre che dare tono muscolare e forme al nostro corpo, l’esercizio anaerobico accresce la nostra forza e permette un aumento del metabolismo basale (cioè la quantità di calorie che bruciamo a riposo).
Più alto sarà il nostro metabolismo basale, maggiore sarà l’ossidazione dei grassi durante le normali attività quotidiane in tutte le fasi circadiane (mentre lavoriamo, guidiamo, facciamo la spesa; durante il riposo o il sonno; mentre passeggiamo o durante la visione di un film).